Covid, positivi in fuga: scappano dalle Asl per andare in vacanza
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, positivi in fuga: scappano dalle Asl e saltano la quarantena per andare in vacanza

Tampone

Sono centinaia i positivi in fuga, soggetti positivi al tampone contro il Covid che si sottraggono al molecolare per andare in vacanza.

Sono molti i casi segnalati in Italia di positivi in fuga: si tratta di persone che hanno fatto il tampone e che sono risultate positive al Covid ma che scappano dalle Asl per non dover fare la quarantena e poter partire tranquillamente per le vacanze. Stando ai dati emersi, sono centinaia le persone che hanno optato per questa strategia. Roma (Provincia inclusa) detiene il record negativo con 250 persone che risultano irrintracciabili. Come hanno fatto? Qualcuno ha lasciato un numero di telefono falso, qualcuno ha optato per la via più semplice, ossia non rispondere al telefono.

Coronavirus, positivi in fuga: i furbetti che scappano dalla quarantena per andare in vacanza

Il caso di Roma è stato portato alla ribalta da il Messaggero, che ha intervistato il direttore del Sisp dell’Asl Roma 1, ma i furbetti della quarantena vengono da tutta Italia. Solitamente si tratta di persone che fanno il test rapido in farmacia. Di fronte all’esito positivo del test decidono di non sottoporsi al test molecolare, al momento l’unico che vale effettivamente per stabilire la positività al Covid.

Tampone
Tampone

La diffusione del virus

Ovviamente questo è un fenomeno decisamente pericoloso dal punto di vista epidemiologico. Significa che in giro per l’Italia ci sono centinaia di persone potenzialmente positive al Covid che vanno in spiaggia, escono e hanno contatti con altre persone. Diffondendo così il virus. E il timore è che il virus possa presentare il conto alla fine dell’estate con una nuova impennata di contagi.

Le sanzioni

Ma per i furbetti della quarantena potrebbe esserci una brutta sorpresa al ritorno. Infatti le Asl segnalano gli introvabili agli uomini delle Forze dell’Ordine. Per questi soggetti c’è il rischio di una sanzione amministrativa che va dai 400 ai 3.000 euro.

I test acquistabili al supermercato e il problema del tracciamento

Esiste poi un altro problema non di poco conto, ossia quello dei test acquistabili in farmacia o nei supermercati. In questo caso il risultato del test non è tracciato, quindi bisogna fare affidamento esclusivamente al buon senso delle persone.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Agosto 2021 12:22

Covid, “pericardite dopo il vaccino”. La denuncia dalla pallavolista Francesca Marcon

nl pixel